La temperatura

La temperatura di un corpo rappresenta una misura dello stato di agitazione delle entità molecolari di cui è costituito. Si tratta di una proprietà fisica intensiva, che si può definire tramite una grandezza fisica scalare, indicazione dello stato termico di un sistema.

E’ in grado di individuare la direzione verso cui avviene lo scambio termico tra due corpi; la differenza di temperatura tra due sistemi in contatto termico genera un flusso di calore verso il sistema meno caldo e continua fino a quando non si raggiunge l’equilibrio termico, in cui si avrà la stessa temperatura.

Rappresenta quindi una proprietà fisica che registra quando l’energia termica si trasferisce da un corpo ad un altro; questo trasferimento può avvenire per conduzione, convezione o irraggiamento.

Esistono diversi modi per misurare la temperatura: principalmente si basano sulla misurazione di una delle proprietà fisiche di un materiale, che cambia a seconda della temperatura.

 

I sensori di temperatura

I sensori di temperatura possono essere utili per una serie di applicazioni industriali e di monitoraggio; si possono trovare sensori di varia natura a seconda della prestazione, dei costi e del tipo di applicazione da sviluppare.

Altri strumenti per misurare la temperatura

Ulteriori strumenti che possono essere utilizzati per effettuare una corretta misurazione della temperatura sono:

  • - il termometro a liquido;

  • - il termometro a gas;

  • - la termocoppia.

 

La termocoppia

La termocoppia consiste in un trasduttore di temperatura solitamente costituito da due conduttori elettrici, i quali sono uniti tra loro in un punto e sono formati da differenti materiali. Essa funziona a seconda del cosiddetto effetto Seebeck, cioè un effetto termoelettrico: si tratta di un sistema con due conduttori diversi, i quali vengono assoggettati ad una variazione di temperatura, e successivamente si crea un potenziale differente. Le due giunzioni si trovano ad una temperatura diversa e per questo motivo avviene un loop di corrente; c’è anche la possibilità che si formi una forza elettromotrice se si apre uno dei due collegamenti.

Quando si tratta di un sistema che presenta un solo conduttore omogeneo non può avvenire questo effetto.

Si parla di “giunto di riferimento o giunto freddo” quando si considera la giunzione della termocoppia formata dai vertici liberi dei due conduttori, e di “giunto caldo o di misura” quando la giunzione viene esposta alla temperatura da misurare. Si ha una divergenza di potenziale elettrico tra le estremità libere della termocoppia corrispondente al giunto freddo nel caso in cui ci sia un differenziale di temperatura tra il giunto di misura e il giunto di riferimento.

In base al genere dei metalli e alla temperatura a cui si trovano le giunzioni, si possono osservare una differente polarizzazione e intensità della forza elettromotrice.

Esistono vari tipi di termocoppia che si possono individuare a seconda dei metalli che formano i conduttori; i parametri considerati sono l’intervallo di temperatura in cui opera questo strumento, la massima temperatura di impiego e la tensione che viene fornita. Quando si utilizza per misurare la temperatura, il giunto freddo deve essere ad una temperatura nota, che dovrebbe corrispondere a 0° per fare in modo che la corrente generata provenga dalla temperatura del giunto caldo.

Dall’utilizzo della termocoppia derivano alcuni benefici fondamentali come un risparmio elevato, la scelta e l’uso di materiali in grado di far fronte a varie condizioni ambientali ed infine, la misurazione in un vasto campo di temperature.



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