Qual'è la Funzione di un Datalogger?
Un datalogger, tradotto in italiano con il termine “registratore di dati”, rappresenta un dispositivo elettronico digitale in grado di effettuare la registrazione di dati tramite l’utilizzo di un sensore interno o collegato ad uno esterno, è costituito da una memoria per acquisire le informazioni, un microprocessore ed è alimentato da una batteria interna. Possono essere associati ad un computer e attraverso un software è possibile vedere i dati acquisiti; altri ancora possiedono interfacce proprie come il tastierino o il display.
I datalogger possono essere applicati in un settore specifico oppure in vari settori per svolgere la funzione di raccolta dati.
Le sonde di questi dispositivi relative alla temperatura possono essere adottate in alcuni campi specifici, come l’agricoltura per il controllo dell’umidità e della temperatura; il settore alimentare per monitorare la temperatura nei mezzi di trasporto, nelle celle di conservazione, nei periodi di produzione e di confezionamento; le farmacie, per controllare l’umidità e la temperatura nei magazzini e nei frigoriferi; gli ospedali, per osservare la temperatura delle apparecchiature ospedaliere e del trasporto dei campioni. Vengono adottati e risultano essere di grande utilità anche in settori quali il monitoraggio strutturale, il monitoraggio ambientale, il monitoraggio delle condizioni di una macchina, l’ingegneria di processo, civile, elettrica e medica.
Esistono dispositivi che hanno solo alcuni parametri modificabili e altri, in particolare i registratori di dati capaci di raccogliere informazioni in ambiti diversi, possono essere programmati. Permettono di registrare dati automaticamente ogni giorno; vengono attivati, e successivamente possono essere posti nel luogo adatto durante tutto il periodo di acquisizione dei dati; in questo modo, è possibile osservare e controllare le condizioni ambientali.
Alcuni aspetti positivi di questi strumenti sono le dimensioni, solitamente piccole, l’utilizzo versatile, la gestione dei limiti di allarme, la ridotta manutenzione, i costi di gestione, l’autonomia, l’analisi dei dati in tempo reale, la memoria e i campi di misura che si possono registrare. Inoltre, sono in grado di controllare e quantificare processi ed elementi come la pressione, la temperatura e l’umidità.
Nel contesto scientifico, si deve fare una distinzione tra il concetto “registratore di dati”, cioè un metodo di acquisizione, e il concetto di “acquisizione di dati”, che non fa riferimento ad un processo di registrazione.
Inizialmente, i primi registratori adottavano nastri magnetici o altri sistemi; oggi possiedono frequenze di campionamento ridotte, sono dispositivi stand-alone, possono avere una memoria ad accesso casuale statica associata ad una batteria, una memoria flash o una EEPROM. Sono in grado di aggiungere la data e l’orario di acquisizione ad ogni dato che viene registrato, se dispongono di un real-time clock interno, in quanto hanno la capacità di lavorare per molto tempo consecutivo. I datalogger in meteorologia presentano costi inferiori, riescono a monitorare pochi parametri come per esempio la temperatura; vengono usati soprattutto per seguire zone non coperte da rete elettrica e difficilmente accessibili per un lungo periodo di tempo.
Rispetto al passato, il campo della tecnologia dei datalogger sta subendo notevoli cambiamenti: all’inizio si trattava di uno strumento stand-alone in grado di memorizzare dati e informazioni; con il passare degli anni, sta diventando un dispositivo che permette di collegarsi attraverso wireless, di trasmettere in modo automatico, di inviare allarmi, di trasmettere gli elementi registrati in modo automatico e di essere controllato a distanza. Oltre a questo, cominciano ad utilizzare le pagine web per la lettura costante, l’email per gli allarmi, l’FTP per l’invio di dati direttamente ai database o agli utenti.
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